Maniche a vento

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La fotografia a sinistra scattata a Berk mostra alcuni di questi "oggetti", volanti e non: due code tubolari da me realizzate appese al cavo dell' aquilone e due sfere a terra gonfiate dal vento , di autore ignoto.

La coda a sinistra, lunga circa 8 mt, è formata da un cilindro di 150 mm di diametro con diverse "palle" che lo attraversano, formate da poliedri regolari.

Quella di destra, lunga 16 mt, è costituita da un lungo cono che attraversa 8 sfere a spirale.

Le due sfere a terra sono anch'esse dei poliedri composti da poligoni regolari.



In queste pagine ho riunito una serie di appunti utili per la costruzione di questi "oggetti"



Le figure geometriche che li compongono, disposte in vari modi nella costruzione, si riducono a tre :

Il cilindro che costituisce il tubolare principale.

Le sfere che lo intersecano.

I coni usati per il raccordo di pezzi con diametri diversi.


Per le sfere ho provato diversi tipi di metodi di costruzione :


Con poliedri a molte facce ( tipo pallone da calcio )

Con conci ( tipo paracadute )

Con conci avvolti a spirale.

Il cilindro

E' senza dubbio la figura di costruzione più semplice potendola ricavare da un solo rettangolo di tessuto.
Lo sviluppo del cilindro è un rettangolo di pari lunghezza e di larghezza uguale al diametro dello stesso,  moltiplicato per pi-greco (cioè 3.14 )

Il tronco di cono

E’ indispensabile per raccordare elementi con diametri diversi.
Lo sviluppo del cono, come pure del tronco di cono, si ottiene nel modo seguente.

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Si disegna in sezione il tronco di cono da sviluppare, fissandone il diametro maggiore d2, quello minore d1 e l’ altezza h .

I due diametri corrisponderanno ai diversi diametri da raccordare, l' altezza dipenderà da quanto si vuole fare lungo il raccordo.

Si prolungano quindi i due lati e dal punto così ottenuto si tracciano due circonferenze, una per il diametro minore d1 ed una per il diametro maggiore d2.



A questo punto si può procedere in due modi:

a) Riportare con un metro da sarti lo sviluppo S del diamtero d2 sul cerchio, sviluppo che  si ottiene moltiplicando il diametro d2 per 3.14.

b) Misurare il raggio R del cerchio e ricavarsi l’ angolo a del cono di sviluppo con la formula :
angolo in gradi = 180 x d2 / R


La figura così ottenuta, in rosa nella figura, è lo sviluppo del cono richiesto.

E' bene ricordarsi di aggiungere 6 mm di bordo tutt’ attorno per le cuciture.

Costruzione delle sfere con conci

E’ il metodo che consente la costruzione dei paracadute e delle girelle.

Ambedue derivano da una sfera sezionata da due piani paralleli.

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Nell’ esempio è raffigurata la costruzione di una dima per un settore di sfera.

Si comincia disegnando un cerchio con raggio R pari a quello della sfera di origine.

Si tracciano poi le linee d1 e d2 di lunghezze pari ai diametri dei due piani che la sezionano.

Si misura lo sviluppo sv della circonferenza compreso tra queste linee e lo si divide in un numero M di parti a piacere ( otto nell’ esempio ).

Si traccia una linea verticale di  lunghezza pari allo sviluppo sv e la si divide nello stesso numero M di parti.

Si decide il numero N di conci in cui si vuole dividere la calotta e, per ogni diametro, si calcola la larghezza della dima in quel punto con la formula :

L1 = d1 * 3.14 / N ; L2 = d2 * 3.14 / N

e così di seguito per tutti i rimanenti diametri intermedi.

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Si riportano quindi queste lunghezze a cavallo della linea verticale  nel punto corrispondente e se ne congiungono i punti estremi   ottenendo così la sagoma della dima.

Si aggiungono i soliti 6 mm di bordo per le cuciture e si tagliano N pezzi uguali che , cuciti assieme, formeranno la calotta sferica.

Per costruire una girella, è necessario prolungare il bordo di ogni concio come in figura per formare una serie di maniche aperte che provocano la rotazione.

Con questo procedimento si possono costruire sfere di qualunque dimensione e divise in qualunque numero di parti, certamente la costruzione sarà più accurata se si sceglierà di dividerla in un numero maggiore di conci e se per il tracciamento della dima si sarà scelto un numero M di parti sufficientemente alto.

Nell' immagine di sinistra, lo sviluppo di una sfera completa diviso in 20 parti.



La costruzione delle sfere con poliedri regolari

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Si può costruire una "palla" usando una serie di poligoni regolari ed ottenendo così un solido (poliedro) composto da innumerevoli facce, esattamente come per la costruzione di un pallone da calcio.

I poligoni che compongono le facce di queste "palle" hanno i lati della stessa misura e sono poligoni regolari: triangoli equilateri, quadrati, pentagoni, esagoni etc.

Scegliendo colori diversi di tessuto si ottengono effetti molto interessanti; ovviamente per usarli in una coda tubolare sarà necessario prevedere un foro circolare su due facce contrapposte per unirli con un cilindro che li raccorda oppure tra di loro.


Riporto di seguito una serie dei poliedri più interessanti con i loro sviluppi.

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E' composto da 12 pentagoni ed è uno dei poliedri più semplici da costruire.
Per regolarsi nella costruzione, è importante sapere che esiste una relazione precisa tra la lunghezza del suo spigolo ( il lato dei pentagoni ) ed il raggio di una sfera inscritta nel poliedro, coiè di grandezza pressapoco equivalente.
Questo rapporto, chiamato spigolo/interraggio, vale per questo poliedro 0.764.

Questo significa che se i pentagoni hanno un lato di 10 cm, il raggio della sfera inscritta nel poliedro sarà di :
10*0.764 = 7.64 cm.


E' composto da 20 triangoli equilateri ed il suo rapporto spigolo/interraggio vale 1.236.

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Questo poliedro è composto da 62 facce:

12 decagoni ( poligoni con 10 lati ), 20 esagoni e 30 quadrati, tutti con lo stesso lato.

Il rapporto spigolo/interraggio, in questo caso, vale 0.265.

Nel disegno a sinistra ne vediamo lo sviluppo...

E questo è l' aspetto del poliedro a costruzione ultimata.

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Ecco un altro bellissimo poliedro composto in questo caso da 12 pentagoni ed 80 triangoli equilateri.

Il suo rapporto spogolo/interraggio vale 0.477

Ecco il poliedro finito, realizzato con colori che mettono in evidenza la "stella" che si forma attorno ad ogni pentagono.

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Composto da 20 esagoni e 12 pentagoni, l' icosaedro tronco ha un rapporto spigolo/interraggio di 0.412.

Nella sua versione in cuoio, a spicchi bianchi e neri, questo poliedro prende il nome di "pallone" ed è senz' altro uno dei solidi geometrici più guardati al mondo...

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Per finire la carrellata, ecco un ultimo poliedro composto da 20 triangoli, 30 quadrati e 12 pentagoni.

Il suo rapporto spigolo/interraggio vale 0.46.

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Per la buona riuscita del lavoro è indispensabile preparare con cura una dima di cartone indispensabile per il taglio dei poligoni.

Questa dima deve essere maggiorata di un bordo di 6 mm su tutti i lati tenere conto della sovrappposizione dei pezzi per la cucitura.

Dopo il taglio dei pezzi di tessuto si potrà eliminare il bordo della dima e riutilizzarla per il tracciamento delle cuciture.

In questo modo è possibile fare coincidere esattamente gli spigoli dei vari pezzi.

Si comincia ad unire ad un poligono tutti i pezzi che lo circondano cucendo sempre al rovescio e poi, quando ad un poligono sono stati aggiunti tutti quelli che lo toccano anche solo con un angolo, si ribatte la cucitura tutto attorno al poligono.

Si procede così aggiungendo man mano tutti i pezzi tenendo d’ occhio lo schema generale fino a chiudere la figura, eseguendo le ultime ribattiture attraverso il foro che unirà il poliedro al resto della costruzione.

Sembra piuttosto complicato ma in realtà è solo un lavoro di pazienza...

Posso assicurare che il metodo funziona ed i risultati migliori si ottengono con poliedri a molte facce.

Unione dei pezzi

Dopo avere realizzato i vari pezzi, sia i cilindri che le le sfere ed i raccordi, è necessario cucirli assieme.

La cucitura si esegue  rovesciando i pezzi come un calzino e spillando prima i due lembi su tutto il perimetro per farli combaciare tra loro.

Se necessario si possono recuperare inevitabili piccole differenze aggiustando la tensione del tessuto e distribuendo l’ errore tra spillo e spillo su tutta la circonferenza.

Quando tutto combacia si può passare alla cucitura che sarà possibile ribattere solo se la giunzione è abbastanza vicina ad un foro d’ uscita...


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